Silenzio… di gioia!

Come trovare parole per descrivere un momento così intimo e intenso come i voti perpetui?

L’indomani ero senza voce, ammutolita per lo stupore e la meraviglia dinnanzi ad un evento che, seppur vissuto pienamente oltrepassa i confini di ogni mia comprensione. Ammutolita davanti all’opera del Signore: Lui che fa strada con noi e in noi, Lui che ci accompagna attraverso monti e maree, venti contrari e brezze leggere; ammutolita davanti all’amore e alla presenza di Gesù che ci invita ad impegnarci insieme sulla strada della sequela.

Ho attraversato il silenzio, un silenzio intriso di echi di gioia e di preghiera condivisa, un silenzio denso di comunione, quella che sa andare oltre ogni dire, un silenzio che racconta una Presenza: quella della Parola fatta carne.

È così grande il desiderio di condividere la mia gioia che provo ad affacciarmi su questo silenzio, denso di mistero, cercando parole per raccontare.

Nelle ultime settimane, un’aria di festa, il gusto dell’amicizia e della gioia condivisa già cominciavano a farsi sentire intorno a noi. È stato bello poter preparare insieme questo evento: fondamentale è stato l’aiuto offertoci da parrocchiani, vicini e amici. A sostenerci sono venute anche le piccole sorelle e la mia famiglia, arrivata dal Belgio.

Per evitare un raduno troppo grande, in questo tempo ancora attraversato dal Covid, avevamo pianificato diversi momenti di celebrazione e di festa. La sera precedente un momento intorno al Santissimo Sacramento ha coinvolto amici della fraternità: un tempo forte di comunione e di preghiera. La mattina seguente, per la celebrazione dei voti, con lo stesso spirito, ci siamo riuniti con la gente del quartiere, le piccole sorelle e la famiglia. È stato un momento semplice e gioioso, bello e profondo, sereno e intenso… un vero momento di grazia.

È stata una grande gioia poter celebrare questa festa in quartiere. Una gioia condivisa da molti vicini e parrocchiani che ci hanno ringraziato per aver scelto di farlo qui, nel cuore di un quartiere popolare alla periferia della città. Per molti di loro, era la prima volta che partecipavano ad una professione e ne sono rimasti davvero colpiti. L’emozione era palpabile e forte.

Conoscenti della fraternità, piccole sorelle, parenti ed amici, per evitare inopportuni assembramenti, hanno accettato di non viaggiare e quindi di non esserci fisicamente… Non posso che ringraziarli! Ho sentito la loro vicinanza e la loro amicizia attraverso lettere, e-mail, preghiere e attenzioni che, numerose, mi hanno accompagnato durante i giorni di festa. Anche questo ha fatto sì che l’atmosfera di questi giorni profumasse di amicizia!

Come posso ringraziare per la gioia e la serenità che mi hanno accompagnato in queste ultime settimane e che continuano ad abitarmi? Dinnanzi a tutto ciò, eccomi di nuovo senza parole e lascio che Maria mi presti le sue: “L’anima mia esalta il Signore, il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore! (…) L’Eccelso ha fatto meraviglie per me; Santo è il suo nome!” Lc 1,47

Ps Clémence

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