Un pizzico di speranza,
qualche manciata di tenerezza,

impastati con cura:

pane per tutti.

Viviamo in mezzo alla gente: le nostre piccole comunità, che chiamiamo fraternità, sono inserite in ambienti semplici, in quartieri periferici, in realtà emarginate. Abitiamo prevalentemente in appartamenti popolari, ma anche in roulottes, come i nostri vicini.

Il nostro lavoro è simile al loro. Siamo colf a domicilio o in cooperative di pulizie, cameriere ai piani, operaie, lavapiatti, artigiane. Insieme condividiamo fatica, dipendenza, monotonia e precarietà tipiche dei lavori semplici: nella durezza del quotidiano vediamo nascere solidarietà e amicizia vera.

Camminiamo con quanti vivono oppressione e sfruttamento. Quotidianamente, con loro e per loro scegliamo di sperare che è possibile costruire una società umana e fraterna, che rispetti la dignità di ogni persona.

Desideriamo “gridare il Vangelo non con le parole ma con la vita” affinché si sveli un po’ della tenerezza di Dio. Lì dove siamo offriamo la nostra amicizia. Nell’incontro rispettoso con l’altro scopriamo Dio precederci. Facciamo esperienza di quanto i piccoli e i lontani ci testimoniano il Vangelo: Gesù si rivela in loro.