I giorni 16 e 17 maggio, a Campobasso, ho avuto l’occasione di partecipare a due giornate di preghiera e condivisione sulla figura di fr Charles de Foucauld. Ad un anno dalla sua canonizzazione, fr Charles resta fonte di ispirazione sia per quanti cercano come costruire nel quotidiano un cammino fraternità, sia per quanti desiderano tessere legami di amicizia capaci di spingersi al di là delle norme, dei credo e delle diversità culturali. La vita del “piccolo fratello universale”, fatta di preghiera silenziosa e dialogo con i suoi amici, i tuareg del Sahara algerino, ci invita a riconoscere in quanti ci sono accanto, non solo dei fratelli, delle sorelle, ma Gesù stesso.
Con l’aiuto di Mons. Bregantini abbiamo percorso l’enciclica Fratelli Tutti cercando di comprendere come promuovere, a partire dal basso e dalle relazioni di ogni giorno, una società e una cultura della fratellanza, dell’accoglienza e del dialogo. In un secondo momento abbiamo avuto la possibilità di ascoltare le testimonianze di quanti, in ambiti e modi diversi, tentano di seguire le orme di fr Charles. Le condivisioni ci hanno aiutato a comprendere l’importanza di compromettersi, di investirsi nella vita sociale. È accanto e insieme a tanti uomini e donne che siamo chiamati a “rimboccarci le maniche” per incarnare quanto abbiamo ricevuto dal Signore dell’Impossibile.
La mattina del mercoledì ci siamo dati appuntamento alla Chiesa della Libera, nel cuore della città. Lì, insieme al vescovo abbiamo celebrato il dono che fr Charles è stato per la Chiesa e per il mondo. Prima dell’Eucarestia mons. Bregantini ha esposto una reliquia di fr Charles che rimarrà in questa chiesa a ricordare, nella vita di ogni cristiano, la centralità dell’adorazione e della preghiera silenziosa.
Siamo tornati alle nostre case con il cuore pieno e grato per i tanti incontri e per tanta amicizia certi che la vita di fr Charles è oggi una proposta valida per il nostro mondo ferito. La sua esperienza di Gesù e della fraternità si fa cammino di guarigione e di dolcezza nelle nostre travagliate vicende umane.
Ps Carmela
