Ps Magdeleine, donna di speranza, sogna “un mondo migliore in cui l’essenziale non è in ciò che divide e separa ma ciò che avvicina ed unisce…”. Racconta: “fin d’alla primissima infanzia avevo preso coscienza di tutta l’incomprensione che esiste tra le classi sociali, di tutto l’odio tra le nazioni, del disprezzo tra le razze e, quindi di gravi mancanze alla giustizia e alla carità di Cristo”. Soffriva crudelmente per ogni separazione e mai si stancava di portare l’attenzione delle piccole sorelle l’ideale di unità, l’essenziale della nostra missione.
“Se mi dicessero di definire in una sola parola la missione della Fraternità non esiterei un minuto a gridare: unità, perché nell’unità può essere riassunto tutto.
Vi troviamo l’essenza stessa dell’amore, perché l’amore non può esistere senza unità: amara non è altro che fare uno con chi si ama. Vi troveremo anche la povertà, perché se vogliamo fare uno con i più poveri per i quali dobbiamo avere un amore di predilezione, non sopporteremo di essere più ricche di loro, di possedere mentre loro non possiedono. Vi troveremo la mitezza, perché non potremmo essere uno con una persona alla quale parlassimo duramente o trattassimo con asprezza… Vi troveremo l’umiltà e il rispetto del altro, perché non potremmo essere uno con una persona che disprezziamo o che cerchiamo di dominare… Vi troveremo la dimenticanza di sé e la comprensione degli altri, perché sarebbe impossibile identificarci nell’altro pensando egoisticamente a sé…
L’unità è il più alto vertice dell’amore e perciò Cristo amatissimo, nel suo testamento supremo, ha voluto terminare il discorso dopo la Cena con questa preghiera: “Padre, che siano uno come noi siamo uno… Che siamo consumati nell’unità” …
È questa la nostra “opera” per eccellenza, quella per la quale diffonderemo l’Amore di Cristo. È questa l’essenza del nostro apostolato nella Chiesa…”.
Ps Magdeleine
Lettera alle piccole sorelle
