Ciò che ci unisce

Gräfentonna è un paesino della Turingia nel cuore della Germania orientale (ex DDR). Noi sorelle siamo approdate qui nel 1991, poco dopo la caduta del muro di Berlino. Gran parte della popolazione è indifferente alla questione religiosa, solo il 25% è cristiano e, fra questi, solo l’8% è cattolico. Ciò nonostante, la regione è profondamente segnata dalla riforma protestante di cui abbiamo appena celebrato il 500° anniversario. A pochi chilometri da qui, inoltre, si erge l’antico monastero agostiniano in cui Martin Lutero visse come monaco.

In questo contesto, chiaramente eterogeneo, non è possibile parlare soltanto di ecumenismo cristiano o di dialogo interreligioso, vi è un ecumenismo detto “di terzo tipo”, un dialogo con quanti si dicono “senza confessione”.

Pur non avendo alcun legame con le chiese, gran parte dei nostri vicini, attraverso la rettitudine di vita e il loro immancabile aiuto, sono per noi testimoni dello Spirito. Il quotidiano ci regala la possibilità di scorgere, in gesti semplici, scintille di una luce più grande. Senza troppi discorsi sull’ecumenismo la nostra vita è già parte integrante del “programma” per la settimana dell’unità! Una sorta di ecumenismo sul campo! Nel quotidiano la nostra vita si intreccia con tanti amici, siano essi cristiani -protestanti o cattolici- o indifferenti.

Conosciamo coppie che, pur appartenendo a confessioni diverse, sanno rendere il loro matrimonio interconfessionale. Quando la fede e la dimensione ecclesiale sono importanti per entrambi gli sposi, è piuttosto comune che assistano insieme, alternativamente, alla liturgia di una o dell’altra confessione. L’esiguo numero di cristiani, fa sì che la celebrazione di alcuni eventi, come per esempio la festa Sternsinger (il canto della stella, il giorno dell’epifania) e la giornata di preghiera per le donne, sono il frutto della collaborazione fra Chiese.

Gräfentonna, con i suoi 2000 abitanti è la culla di due gruppi ecumenici che si riuniscono due volte al mese per pregare. Anche noi, ci ritroviamo con loro per leggere, ascoltare e meditare intorno ad un testo biblico.

Comunità religiose di confessioni diverse, cattoliche o luterane, si ritrovano una volta l’anno. Quest’anno, lo scorso settembre l’incontro era nella nostra fraternità: francescani e agostiniani assieme alle comunità di Volkenroda (Jesus-Bruderschaft) e d’Imshausen (comunità ecumenica mista) -quest’ultime fondate durante e poco dopo la seconda guerra mondiale-. Ogni volta gli incontri e le condivisioni sono arricchenti. Apprezziamo la testimonianza personale e profonda di ciascuno/a.

In Turingia, nel tempo, si sono sviluppati due pellegrinaggi ecumenici ai quali, spesso, si interessano persone in ricerca. Io stessa, durante il mio anno sabatico, sono partita pellegrina seguendo uno degli itinerari proposti. Camminando ho scoperto che in molti paesini le chiese -per lo più di confessione protestante- sono sempre aperte invitando al silenzio e alla preghiera. Non di rado, durante il percorso, sono stata accolta da parrocchie e comunità luterane.

Non smetto di stupirmi quando scopro tutto ciò che ci unisce! Ciò che ci unisce è più importante di ciò che si separa. La comunione che viviamo quotidianamente è la testimonianza che il mondo si aspetta da noi cristiani. Comunione di fratelli e sorelle, ma anche comunione con i fratelli e sorelle dell’unica famiglia umana,

Che la sorgente alla quale tutti, in quanto cristiani, attingiamo sia fonte di vita e di libertà. Ciò che ci viene offerto è “acqua viva” a e a noi non resta che viverne.

Ps Brigitte-Katrin

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