Viviamo insieme da appena otto mesi. Siamo in sei, tutte sull’ottantina. Abitiamo al Quadraro, un quartiere di Roma.
C’è un canto che dice più o meno così: “siamo arrivati da mille strade diverse… perché il Signore ha voluto così!”. Sì siamo arrivateda diverse regioni lasciando con sofferenza, disponibilità e gratitudine luoghi e persone con cui, per tanti anni, abbiamo tessuto storie di amicizia. Ora intessiamo insieme le nostre fragilità e le nostre ricchezze di donne anziane. Capita che ci chiedano se ci troviamo in una casa di riposo, in un convento o, addirittura, in una nuova fraternità… No! Siamo insieme un “qualcosa di nuovo” una “comunità di vita fraterna”. Viviamo in un’ala della casa delle Suore dell’Assunzione, anch’esse anziane e fragili. Da sole o insieme preghiamo nella bella cappella. Con loro condividiamo momenti riflessione e ogni occasione è buona per organizzare una festa. Come loro usufruiamo dei servizi della cooperativa che si occupa della cucina delle pulizie, ecc… Quando siamo arrivate ci siamo sentite presto un po’ “a casa” perché da subito ognuna ha avuto le sue chiavi! Godiamo di una certa autonomia: Nella nostra vita quotidiana, pur essendo rispettose al massimo dei bisogni e dei desideri di ognuna, cerchiamo, per quanto possibile, di essere attente a costruire la vita fraterna.
Il confinamento limita i contatti con gli abitanti del quartiere. Eppure succede che, a volte, ci incontriamo al mercato o nell’immenso parco degli Acquedotti… Approfittiamo di quest’isola verde per camminare o trovare silenzio… Il cellulare, poi, ci permette di mantenere vive le relazioni con gli amici che spesso ci telefonano. Gustiamo il tempo che ci è dato per pregare, approfondire sole o insieme, la Parola di Dio, leggere, chiacchierare o riposare… Il tempo scorre, invecchiamo un giorno dopo l’altro condividendo, solidali con tanti, la realtà di chi vive l’anzianità e offrendola al Signore.
Le piccole sorelle del Quadraro
