Sono passati cinquant’anni!

Sono passati cinquant’anni anni.

Era il gennaio 1971, quando partii da casa lasciando papà, famiglia, amici… la “mia gente”, quelli che amavo. Partii per andare a vivere con altra “gente” diventata “mia” perché amata, perché amata ovunque l’abbia incontrata.

Oggi, mi ritrovo ad Assisi dove ho iniziato il mio cammino nella Fraternità. Proprio qui ricevendo la Croce di postulante, p. Giulio mi indicava la direzione giusta da percorrere: “Ama Gesù e tutti quelli che Lui ti metterà sulla strada”.

Questo corrispondeva al mio sogno: essere tutta di Gesù, completamente sua e, con Lui, condividere la vita di quanti, ogni giorno, portano il peso di sofferenze e difficoltà, ma che sanno anche gioire e ringraziare per i doni semplici del quotidiano.

Il Signore è stato generoso con me, mi ha colmato di incontri e situazioni che mi hanno insegnato quanto il suo amore possa essere grande, e come sia al contempo necessario rivelarlo in ogni persona e raccontarlo, facendolo conoscere in tutta la sua tenerezza e misericordia.

Il tempo passa in fretta se ci si mette a servizio del Signore! Lui mi ha regalato anni insieme alle giovani sorelle. Con loro ho gustato, quanto ciascuna fosse abitata da desideri grandi e dalla voglia di una vita piena, assieme alla fatica di discernere la sua volontà. Poi ho ricevuto in regalo anni con sorelle anziane ricche di saggezza e dell’esperienza della fedeltà reciproca con Gesù.

Ho imparato a vivere in un paese lontano: il Kenya. Oltre a conoscere una cultura diversa, ho incontrato un altro modo di coniugare fede e quotidianità. Quanta pazienza hanno avuto le mie sorelle per iniziarmi e insegnarmi la loro vita. Non appena cominciavo a capire i rudimenti della  lingua… mi sono ritrovata in Italia disponibile per una nuova proposta. Il mio “si” di allora era possibile solo perché radicato nella fiducia che era un Altro a guidarmi.

Il periodo emotivamente più intenso, incisivo, risale al tempo vissuto a Torino. Quante pagine di Vangelo ho potuto toccare con mano! Povertà e generosità, dedizione e sfruttamento, sofferenza e gioia, fatica e leggerezza… eppure in ognuna di queste persone ho “visto” la scintilla del Creatore!

Momenti difficili? Certo come non rintracciarne!

Penso alle volte in cui, amici e vicini mi hanno permesso si partecipare alla loro sofferenza. In quelle circostanze sentivo forte il dramma di non poter far nulla per alleviare pene e fatiche. Penso pure al carico di lacrime versato ogni volta che ho lasciato una fraternità per ricominciare in un’altra! Per me è sempre stato come “lasciare casa, fratelli, sorelle” e abitudini diventate parte di un ritmo quotidiano. Ho scoperto, in queste occasioni, quanto il cuore faccia male, quanto amare faccia anche soffrire… ho scoperto le mie rivolte e quanto ognuna di esse si sia poi rivelata occasione di conversione, di abbandono della mia volontà; come sia diventata opportunità per crescere nell’umiltà e nella disponibilità, per imparare ad accogliere ed essere accolta… e scoprire infine che conservo nel cuore tutti coloro che la vita mi ha chiesto di lasciare.

La pena più grande la risento però quando non c’è armonia tra noi sorelle: in questi casi percepisco quanto il “divisore” voglia provarci proprio in ciò che ci è più prezioso: l’unità nell’amore “cuore della nostra vocazione” come ci ricordava ps Magdeleine. Le nostre incomprensioni e discordie quotidiane mi avvicinano alle discordie che, su scala più ampia, si annidano nel nostro mondo.

Davanti al Crocefisso di San Damiano, spesso mi trovo a ripetere, come fosse una litania, i nomi di Paesi in guerra, in lotta per una supremazia, per una prevaricazione. Prego per le vittime. Supplico per gli oppressori. Davanti alla Croce, con tutti piango e credo in un futuro diverso.

Oggi la mia vita continua a scorrere nella presenza a Gesù e agli uomini e donne “fratelli tutti” figli dello stesso Padre in Cristo Gesù. Attraverso la preghiera cresco nella consapevolezza di essere parte di un unico Corpo e questo mi dà gioia.

La mia vita, nonostante gli anni, continua a scorrere… Il vecchio ciuchino zoppica un po’ e se, perdendosi nei ricordi, si stanca o si addormenta…. continua ad amare Gesù e, in Lui, i fratelli e le sorelle del mondo intero.

Ps Franca Maria

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