Una maratona!

L’anno scorso, in primavera, ho riesumato le mie scarpe da corsa: negli ultimi anni le avevo a malapena utilizzate. Il lockdown mi ha insegnato di nuovo il piacere del running: far uscire la testa e il cuore, godersi, assieme all’esercizio fisico, la distesa di cielo… Correre nella luce il mattino di Pasqua

É trascorso un anno. La primavera è già qui: a Monaco gli uccelli cinguettano felici ma il mio umore è cambiato. “Corona” mi deprime sempre di più. Le piste fangose sembrano rispecchiare i miei cupi pensieri…

Una volta, una sola volta nella mia vita, ho partecipato ad una gara podistica di 10 km. Una bella sfida: impossibile salire le scale nei tre giorni successivi! Se qualcuno, al traguardo, mi avesse detto, ahimè, che non era ancora finita, che dovevo correre una maratona completa… mi sarebbe apparso impossibile!

L’avventura del Corona somiglia tanto a una maratona. Se ti piace correre e sei ben allenato, allora la gara è una cosa bella e piacevole… Ma dover correre, senza averlo scelto, e poi dover continuare a correre anche quando pensavi di aver già raggiunto il traguardo?!? Eppure, rinunciare e sedersi nel fango… non mi pare una buona opzione. Mi sembra non esserci altra scelta che continuare a correre.

Nella mia prima ed unica gara podistica, probabilmente, avrei gettato la spugna al quinto chilometro, ma l’energia degli altri corridori mi portava avanti. Ai lati del percorso c’erano gli spettatori che ci incitavano a squarciagola, altri distribuivano generosamente glucosio, banane e acqua.

Acqua e magnesio per l’anima, parole di coraggio e gesti di speranza… in fondo questo è il mio desiderio! Ricevere piccoli “spuntini” che diano energia sufficiente per i passi successivi.

Da sola sto davvero perdendo il coraggio. E così alzo gli occhi: mi rendo conto che sola non sono, che non devo darmi il coraggio da sola.

Mi lascio commuovere dal sorriso di un collega. Ascolto le parole di Gesù quando, nella piccola barca sul grande lago scuro dice: “Abbiate fede, sono io, non abbiate paura” Mc 6,50. Mi immergo nelle storie di vita di persone come Etty Hillesum o ps Magdeleine, donne che hanno saputo coltivare e custodire la fiducia in tempi oscuri. Lascio che la mia canzone preferita mi trascini nel suo tunes ricco di speranza: “If we fall, we fall together. When we rise, we rise together” (Se cadiamo, cadiamo insieme. Quando ci alziamo, ci alziamo insieme). Proprio così… insieme!

Ps Katharina Ruth

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