Vicino a loro, immerso in Dio

Chissà se, in questo tempo di Avvento, l’esempio di fr Charles non possa aiutarci ad aprire il nostro cuore all’ascolto? La vita del piccolo fratello universale si è nutrita di ascolto: ascolto della Parola di Dio che si svela nella Sacra Scrittura e ascolto della vita che si nasconde nella nostra ferialità e nell’esistenza delle persone che ci circondano.

Una caratteristica della vita di fr Charles è il suo costante peregrinare – se mai riuscirà a trovare una stabilitas capace di associarlo ad un luogo-, è soprattutto interiormente che si realizza il suo cammino: dal vuoto interiore della sua giovinezza ad una Presenza sempre più compiuta e viva.

Dopo la perdita dei suoi genitori e della sua casa, diventa un solitario. La sua intelligenza e curiosità lo spingono a perdersi nei libri. La sua fede diventa insignificante. Nonostante la sua ricerca, rimane abitato da un vuoto interiore che neppure il fasto di feste dissolute può riuscire a colmare.

Con la conversione, la sua vita cambia radicalmente: l’intimo del suo cuore viene visitato. Fr Charles vuole stare con Gesù, cerca il silenzio, la preghiera, la meditazione. Scopre Dio nella sua Parola e nell’Eucaristia. Scopre inoltre che Gesù, nel mistero dell’Incarnazione, si avvicina ad ogni umano, si fa Emmanuele “Dio-con-noi”.

Il cammino di fr Charles è, per giunta, caratterizzato da una grande apertura e mobilità interiore per ascoltare e realizzare ciò che ha intuito. La sua vita è costantemente attraversata da una dinamica di conversione. Nel momento in cui scopre qualcosa di nuovo e in quella novità vi scorge il passaggio di Dio deve immediatamente metterlo in pratica. Vuole vivere il Vangelo e proclamarlo attraverso la sua vita.

Su questo cammino, altre persone vengono in suo aiuto più volte.

Un esempio. Dopo la conversione, fr Charles vuole stare esclusivamente con Gesù, il che significa ritirarsi dalla gente. Inizialmente vive nella solitudine di un monastero e poi si costruisce un eremo in Algeria, in disparte, circondato da un muro. Ma, a poco a poco le sue idee vengono messe in dubbio dalla vita stessa: ogni giorno molte persone vengono a “disturbarlo” bussando alla porta del suo romitorio. Fr Charles accetta la sfida e si lascia scomodare. Più tardi, quando si stabilirà nell’Hoggar, cercherà la sua dimora proprio fra la gente.

Sentiva infatti Gesù sussurrargli silenziosamente: “E’ l’amore che deve raccoglierti in me interiormente e non l’allontanamento dai miei fratelli: vedi me in loro; e come io ho fatto a Nazaret, vivi vicino a loro immerso in Dio”.

Ps Regina Bernadette

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